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Un certo Ezio Taddei, livornese

Quando se ne andò, nel maggio del 1956, qualcuno disse che era scomparso l’angelo povero della letteratura italiana. Ezio Taddei aveva dedicato la sua vita al servizio degli umili e dei diseredati. Prima lo fece come militante anarchico e antifascista, poi da scrittore e da giornalista coerente con i propri ideali. I suoi romanzi forti e corali, densi di fatti e dal linguaggio incisivo, come Il Pino e la rufola e Rotaia, furono scritti per il popolo e dal popolo amati. Livornese, cacciato di casa ancora bambino dal padre, Taddei ebbe un’esistenza avventurosa e drammatica, segnata da svariati lavori e vagabondaggi.

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Un certo Ezio Taddei, livornese
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