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Via Palmanova e gli antichi borghi di Rottole, Cimiano, Corte Regina e Gobba

Via Palmanova è molto più di una strada a scorrimento veloce da e per Milano. E ha una storia ben più lunga di quello che pensiamo: non è stata costruita negli anni ’50, semmai è stata raddrizzata e ingrandita, ma esisteva già prima, quando nelle mappe del primo ’900 era indicata come una semplice strada di campa­gna che partiva da piazza Sire Raul e si congiungeva all’antichissima via delle Rottole. Le tracce dei borghi antichi sono ancora lì a raccontarne la storia: Rottole e Corte Regina, Molino Nuovo e Cimiano vecchia, il più antico di tutti, da cui si accedeva all’antico sito del Parco Lambro, con le sue cascine, tra cui la Biblioteca, già villa di campagna del cardinale Federigo Borromeo.
L’autore riscostruisce la vita di via Palmanova, la rende un asse virtuale da cui si diramano luoghi importanti per la città: dai borghi agricoli che la circondavano alle chiese e all’Ospedale San Raffaele, dal Parco Lambro al Centro sportivo Frassati, dal Quartiere Rizzoli alle Case Acli.

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Via Palmanova e gli antichi borghi di Rottole, Cimiano, Corte Regina e Gobba
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