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Una Milano che non ti aspetti

Memorie di questa nostra cara città raccolte con diligenza e scritte con stile semplice, non senza un pizzico di arguta bonomìa. Sullo sfondo, le contradelle del centro storico esplorate passo passo alla ricerca di qualche brandello del passato sopravvissuto agli assalti del piccone risanatore, di qualche sorriso d’arte prossimo a spegnersi. Il tutto costellato da notizie facete per dare un po’ di brio ad una materia di per se stessa cagione di nostalgici lai tra i cultori di venerande anticaglie. Notiziole o curiosità di cui qui di seguito s’è pensato di fornire qualche saggio in anteprima.
Lo sapevate, ad esempio, che nello stradario milanese compaiono ben quattro vie Crespi? Già, e invece non ce n’è neanche una dedicata a Francesco Croce, l’architetto barocco che realizzò la Gran Guglia del Duomo.
Si stenta a crederlo, ma nel 1875 venne vietato ai passeggeri degli omnibus di fumare in vettura e ciò per risparmiare alle signore gli olezzi nauseabondi di pipe, sigari e sigarette. Fu fatta un’eccezione per gli annusatori di tabacco, ma a patto che non sventolassero sotto il naso di dette signore i loro fazzoletti tabaccosi. Ed ora una data fatale: lunedì 15 maggio 1861. Compare in piazza della Scala, presso lo sbocco della Galleria, il primo chiosco dei giornali. Panico fra gli strilloni… Quattordici anni dopo, all’angolo del corso Vittorio Emanuele con via Pattari, fa capolino il primo orologio elettrico di Milano. Finalmente non si dovrà più passare davanti all’orologio della torre del Broletto per regolare il proprio.
...e tante altre curiosità interessanti.

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